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Arte Astratta: i grandi Maestri del contemporaneo continuano a stupirci… sui muri di casa Image

Arte Astratta: i grandi Maestri del contemporaneo continuano a stupirci… sui muri di casa

Composition A Painting by Piet Mondrian – Courtesy of Bridgeman Images

Continuano le incursioni artistiche di Ambientha grazie al progetto ArtLab e al suo obbiettivo di permettere a tutti di avere opere d’arte sulle pareti domestiche. Continuano attraverso una tipologia di arte che spesso è frutto di ritrosia nel pubblico in quanto lontana dalla classica idea di “bello”. Stiamo parlando dell’Arte Astratta e di come questa sia ancora oggi in grado di rivoluzionare il nostro modo di guardare alla realtà, dopo circa cento anni dalla sua nascita. All’affermazione, che spesso abbiamo sentito, “questo posso farlo anche io” , cercheremo di dare una risposta raccontando gli artisti che hanno dato luce a questa corrente non solo di arte, ma anche di ingegno e di pensiero. È da qui che arriva l’ispirazione, insieme al leader delle immagini d’autore Bridgeman Images , per la realizzazione di carta da parati con i più famosi dipinti di quegli autori che hanno rivoluzionato il nostro modo di pensare e osservare. Iniziamo con Wassily Kandinskij, Paul Klee, Piet Mondrian e Kazimir Malevič .

Cosa succedeva in Europa all’inizio del XX secolo: nasce l’Arte Astratta con Kandinskij e Klee

Redigere una carta d’identità all’Arte Astratta con nome e cognome dei fondatori, data e luogo di nascita non è certo facile. Infatti, a inizio Novecento erano molti i focolai che ci avrebbero avvertito che qualcosa di nuovo stava per accadere. Colori, forme e linee, senza apparente significato, riempiono le tele e ci parlano di un nuovo mondo in procinto di nascere . Un mondo che adesso grazie ad Ambientha è davvero alla portata di tutti: per esplorarlo, capirlo e amarlo.

Untitled Painting by Vassily Kandinsky – Courtesy of Bridgeman Images

Tra i grandi pionieri dell’arte non figurativa, che quindi non prevede l’inserimento di elementi umani, animali e oggetti riconoscibili all’interno dell’opera, troviamo Wassily Kandinskij e Paul Klee . Il primo, pittore nato a Mosca nel 1866, è il maggiore esponente dell’Astrattismo Lirico che, grazie al suo atteggiamento poetico legato alla musica e agli accordi delle note, concepisce la tela come un pentagramma in cui tutte le forme danzano per raccontare sentimenti e sensazioni. Il secondo, Paul Klee, nasce a Berna nel 1879 e diviene il grande maestro del colore e dell’arte grafica dopo un viaggio in Tunisia che rivoluzionò la sua tecnica spesso legata ai piccoli formati e all’acquerello.

La rivoluzione dell’Arte Astratta

I due artisti iniziano a intraprendere il loro viaggio insieme nel 1911 quando a Monaco espongono con il Der Blauer Reiter ( Il cavaliere azzurro ) . Era un gruppo di artisti impegnati nell’organizzazione di mostre e nella stesura del loro almanacco che presentava l’idea di arte contemporanea nella singolarità e libertà di ogni artista e nell’espressione dei propri concetti poetici e simbolici attraverso l’utilizzo de “Punto, linea e superficie”, come diceva Kandinskij nel suo celebre saggio dedicato all’estetica delle forme.

Tale trattato è un testo critico frutto delle lezioni tenute dall’artista presso la scuola di arte e design Bauhaus . L’ordine delle forme e le attente scelte cromatiche di Kandinskij e Klee ben si prestano per essere inserite in composizioni di arredamento che uniscono tutte le pratiche artistiche, come appunto insegnava il Bauhaus . L’Arte Astratta ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’arte e del design e farà tanto parlare di sé.

Cosa succede adesso nelle nostre case grazie all’Arte contemporanea

Sono proprio le parole di uno dei padri dell’Arte Astratta che meglio descrivono il percorso intrapreso da Ambientha insieme a Bridgeman Images : “L’arte è un’occasione per cambiare punto di vista.” (Paul Klee). È infatti nella continua ricerca di nuove prospettive che si fonda il laboratorio di idee e progetti ArtLab: modificare lo sguardo per lasciarsi sorprendere da visioni innovative nelle nostre case e nei luoghi che frequentiamo è l’obiettivo di questi due partner.

Gliding; Gleitendes, by Paul Klee – Courtesy of Bridgeman Images

E con l’Arte Astratta di Wassily Kandinskij, Paul Klee, Piet Mondrian e Kazimir Malevič lo stupore è ancora più grande. Le linee e le forme realizzate da questi artisti sono, senza alcun dubbio, ben inseribili in ambienti moderni dai profili definiti e puliti . È facile infatti immaginare una parete decorata con la carta da parati che riproduce i dipinti di Paul Klee o Piet Mondrian fare da sfondo a un salotto arredato con la celebre lampada ad arco progettata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1962 e realizzata dall’azienda italiana di arredamento Flos , oppure con l’iconico divano LC2 del designer Le Corbusier progettato nel 1928 e prodotto dal brand Cassina , e ancora attualissimo.

Piet Mondrian: armonia sulle pareti

Sì, una carta da parati “astratta” nelle forme raffigurate, ma estremamente concreta nei materiali e nelle texture. La realizzazione della carta da parati sarà ancora più di alta qualità se chiamiamo in appello gli estremisti del colore intenso: Piet Mondrian e Kazimir Malevič .

Composition No. IV by Piet Mondrian – Courtesy of Bridgeman Images

ArtLab ci propone Piet Mondrian, l’artista dei colori primari e delle composizioni geometriche. Una riconoscibilità artistica frutto di studi meticolosi e di un percorso che parte dalla raffigurazione di paesaggi e nature morte, di cui era pittore figurativo eccezionale, fino alle sue composizioni di colori più famose.

La ricerca di armonia dell’artista olandese si fonda sulla semplificazione e stilizzazione della sua poetica: il ritmo che riusciva a conferire alle sue tele è adesso , grazie a Ambientha, riproposto sulle pareti che ci circondano .

Kazimir Malevič: fuori dagli schemi per la carta da parati

Ci spostiamo in Russia, e in particolare a Mosca, dove nel 1904 arriva un giovane Kazimir Malevič che sviluppa la sua arte tra Cubismo e Futurismo, fino a giungere nel 1915 al Suprematismo , ossia il superamento di ogni movimento del passato a favore della purezza delle forme e dei colori. Come afferma il pittore stesso: “Per suprematismo intendo la supremazia della sensibilità pura nell’arte. […] L’oggetto in sé non significa nulla. L’arte perviene col suprematismo all’espressione pura senza rappresentazione.”.

Tuttavia, Malevič non è solo l’artista delle tele completamente bianche o nere, che avrebbero poco a che fare con la carta da parati d’autore, ma è stato capace di far dialogare le figure sulle sue tele, come composizioni musicali geometriche. La difficile lettura di questo artista, dovuta anche alla sua vita trascorsa durante un regime totalitario, lo rende imperscrutabile nell’oscillazione costante tra quadri monocromi, come il celebre “Bianco su bianco”, e interpretazioni di carattere impressionista. La scelta di questo artista per ArtLab è sicuramente fuori dagli schemi e coraggiosa, ma capace di far innamorare.

Perché l’Arte Astratta ci stranisce ancora dopo che siamo stati abituati a opere ben più estremiste come la “banana” di Maurizio Cattelan esposta con lo scotch alla fiera Art Basel di Miami o le performance artistiche ad alto impatto emotivo di Marina Abramović? Forse perché il nostro occhio deve essere ancora di più allenato a osservare opere che non hanno fisionomie umane riconoscibili e facilmente comprensibili, o forse queste figure sono solo semplicemente celate e più difficili da scorgere!

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